Confronto costi di funzionamento

Premessa

L’aumento dell’efficienza energetica degli edifici negli ultimi anni, ha avuto come principale conseguenza la drastica diminuzione del fabbisogno di energia per il riscaldamento ambiente. Inoltre, la continua diffusione degli impianti fotovoltaici e delle recenti innovazioni sui sistemi di accumulo hanno favorito la crescita e lo sviluppo degli impianti di riscaldamento che utilizzano generatori di tipo elettrico.

In questo ambito, il riscaldamento elettrico a pavimento trova la sua maggiore applicazione, in quanto connubio perfetto tra ridotto fabbisogno energetico e ridotti costi di installazione uniti ad una praticamente  assente manutenzione ordinaria.

Infine, l’aumento della domanda di ristrutturazione di immobili esistenti spesso genera la necessità di avere un sistema di riscaldamento a pavimento in uno spessore molto ridotto, risultato ottenibile con sistemi di riscaldamento elettrico a pavimento.

Confronto tra diverse tipologie di impianto: consumi e costi di gestione

Adottare un sistema di riscaldamento elettrico comporterà inevitabilmente uno spostamento dei carichi, rispetto ad un’utenza standard, dalle utenze tipo metano o GPL a quella elettrica, con conseguente ridistribuzione delle spese annue sostenute. La prima e più diretta conseguenza sarà la probabile insufficienza del classico contatore da 3 kW, il quale non alimenterà più soltanto le utenze domestiche (illuminazione, elettrodomestici…) ma dovrà farsi carico anche del riscaldamento ambiente. Tipicamente i “kW” elettrici vengono percepiti in maniera negativa rispetto ai “kW” termici, probabilmente in quanto associati ai consumi elettrici che in genere hanno un costo specifico al kWh superiore rispetto a quelli prodotti con metano o GPL.Questa differenza di costi dell’energia impone una valutazione globale delle varie soluzioni per il riscaldamento ambiente in quanto la soluzione energeticamente più efficiente può non coincidere con quella economicamente migliore.

Pertanto, per una giusta e corretta scelta del sistema di riscaldamento occorre effettuare un confronto non soltanto sui consumi energetici, ma bensì sui costi globali annui di gestione dell’impianto (consumi + manutenzione) e sui costi iniziali per la realizzazione dell’impianto a regola d’arte.

Successivamente riportiamo a titolo di esempio alcuni confronti semplificati tra diverse tecnologie, in presenza ed in assenza di impianto fotovoltaico, prendendo come riferimento un’abitazione con le seguenti caratteristiche:

  • Classe energetica dell’edificio: A
  • Superficie riscaldata: 80 mq
  • Fabbisogno specifico per il riscaldamento annuo: 25 kWh/mq/anno
  • Fabbisogno complessivo per il riscaldamento annuo: 2.000 kWh/anno

 I dati utilizzati per i grafici di seguito raffigurati sono i seguenti:

  • Costo Metano: 1 euro/m3
  • Costo GPL: 1,20 euro/litro
  • Costo energia elettrica: 0,25 euro/kWh
  • Costo annuo manutenzione caldaia (manutenzione ordinaria e controllo fumi): 100 euro
  • Costo annuo manutenzione pompa di calore (manutenzione ordinaria): 200 euro

 Inoltre sono stati considerati i consumi elettrici dei circolatori e dei dispositivi di regolazione eventualmente presenti nelle varie soluzioni impiantistiche.

Ipotesi n°1 – Confronto in assenza di impianto fotovoltaico

Dai grafici appena riportati si evince come, a fronte di una manutenzione ordinaria annuale nulla, la soluzione a pavimento elettrico abbia costi di gestione annuali assolutamente in linea con l’impianto a pavimento idronico alimentato da caldaia a gas metano o pompa di calore, indipendentemente dalla presenza o meno di impianto fotovoltaico a servizio dell’utenza.

Dal punto di vista dei costi di realizzazione dell’impianto, l’impianto a pavimento elettrico è di gran lunga preferibile per la tipologia di immobile considerato in quanto consente costi iniziali inferiori, maggiore velocità di posa in opera e un risparmio notevole di spazio in conseguenza all’assenza della centrale termica.

Conclusioni

Riassumendo quindi, indipendentemente dalla presenza o meno di impianto fotovoltaico, realizzare nella tipologia di immobile preso in considerazione un impianto a pavimento elettrico consente di:

  • Avere costi di gestione annuali inferiori o equivalenti rispetto ad una soluzione con caldaia alimentata da fonti fossili tradizionali o pompa di calore elettrica
  • Avere costi di realizzazione dell’impianto di riscaldamento inferiori fino al 35% - 40% rispetto ad una soluzione con caldaia alimentata da fonti fossili tradizionali o pompa di calore elettrica.
  • Non dover prevedere alcuna centrale termica per il posizionamento di tutti i componenti necessari al funzionamento dell’impianto con conseguente migliore valorizzazione della superficie utile dell’immobile
  • Avere una velocità di messa a regime superiore in quanto può essere posizionato direttamente nella colla delle piastrelle con conseguente maggior comfort e risparmio nella gestione del riscaldamento ambiente
  • Massimizzare l’affidabilità dell’impianto in funzione della sua semplicità e essenzialità

Ipotesi n°2 – Confronto in presenza di impianto fotovoltaico da 3 kWp

Si ipotizza un contributo solare all’impianto di riscaldamento elettrico a pavimento o a pompa di calore pari a 470 kWh/anno.